sabato 31 maggio 2008

Ah l'Amore...ma esiste veramente?

Ho appena finito di leggere un bel libro: Arcana di Maxime Chattam, un thriller ambientato a Parigi nel settembre 2001. Molto carino, uno di quei romanzi che quando inizi non vuoi più smettere di leggere, perché sei curioso di sapere come va a finire.

Ad un certo punto mi ha molto colpito il discorso della protagonista femminile, sull'amore e sulla sua esistenza, ve ne riporto un breve estratto:

"Deve esserci un momento giusto? A ogni modo, a che pun­to sei arrivata?"


"A rendermi conto che devo aprire gli occhi sulla realtà. Ap­partengo a una generazione educata ai miti romantici, alla poe­sia e soprattutto al cinema. L'amore è una specie di inseguimen­to al Principe Azzurro. Nessuno mi ha mai spiegato che l'amo­re è la risultante chimica di un mucchio di fattori che mi sfug­gono, come la compatibilità dei geni! Nel mio universo il colpo di fulmine è quasi divino, non chimico. Il concetto di amore per fattore cognitivo mi è estraneo, non sapevo che il mio corpo fab­bricasse un ormone per creare la dipendenza dall'altro agli inizi di una relazione, per poi cessare di produrlo con il tempo. L'a­more che mi aspetto è luminoso, pieno di cliché. Quello che si trova in natura è solo chimico ed effimero, non è fatto che per unire due individui in vista della procreazione."

"Perché parli di amore chimico?"

"Ho letto dei libri sull'argomento. Volevo sapere che cosa raccontasse la scienza a proposito dell'amore. La scienza dice che l'amore è bestiale e quasi... logico. La natura non si prende alcun rischio, sin dal principio ha sistemato tutti gli elementi al loro posto per assicurarsi che le sue creazioni possano sopravvi­vere, e dunque riprodursi. La funzione della chimica è obbli­garci a provare attrazione l'uno per l'altro, ad accoppiarci. Il problema è che io sono guidata nella mia visione dell'amore dai miei riferimenti, dall'educazione. L'amore che desidero è quel­lo di un uomo virile ma sensibile, galante ma selvaggio, roman­tico ma con i piedi per terra. Non si fonda su una visione con­flittuale di due creature guidate dagli istinti naturali per soprav­vivere."

"In effetti, è una visione... limitata di quello che siamo." "No, realistica. Oggi devo imparare a... 'sformattarmi'. Per­ché è questo che siamo, formattati: da un'epoca, dalla civiltà e dai costumi del momento. Prendi i canoni di bellezza, per esempio. Cambiano con i secoli. Se un uomo desse retta all'i­stinto, sarebbe attirato da una donna con i fianchi larghi e i se­ni abbondanti, pronta ad avere bambini, e con qualche chilo in più, segno di riserve per i momenti duri, ma non troppo grassa in modo da provare la sua buona salute. È questo tipo di donna che dovrebbe piacere alla maggioranza degli uomini, e non quei fisici filiformi, persino anoressici, che si chiamano top model, e che tuttavia fanno sbavare i maschi. Fin da piccoli sono stati 'educati' a dimenticare gli istinti e a fare come tutti: corrispon­dere a ciò che l'ambiente detta loro." Esitò, prima di aggiunge­re: "Non siamo che i cagnolini di un sistema che gioca con noi. Un sistema composto di milioni di esseri umani che tirano da tutte le parti, finché una tensione più forte non li porta tempo­raneamente verso una certa direzione. Ma considerando quello che ho scoperto in questi giorni, mi domando se tale sistema in definitiva non sia il frutto di un pugno di individui, che lo mo­dellano a loro piacimento facendo credere il contrario..." Scrol­lò il capo. "Non posso escludermi da questo sistema, non ho al­ternativa, devo farne parte, e quindi ho bisogno di imparare di nuovo che cos'è l'amore, essere capace di accettarlo per quello che è: una condizione plasmata dalla nostra società. L'amore che sognavo era tranquillo e... bucolico. Quello che forse mi aspet­ta è bellicoso e culturale."



Insomma l'amore, questo benedetto amore, quello con la A maiuscola esiste od è un solo rassegnarci a non restare soli e cercare qualcuno con cui condividere un pezzo di vita? E' davvero solo chimica o è qualcosa di spirituale? E' solo Oxitocina che è un ormone che negli esseri umani controlla i rapporti sociali ed affettivi?

L'amore è un concetto estensibile che va dal cielo all'inferno, riunisce in sé il bene e il male, il sublime e l'infinito.
Jung, Carl Gustav

1 commenti:

  1. com'è possibile che me lo fossi persa questo post?!?!
    il titolo del libro me lo annoto... mi piace il genere

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Bisogna vivere come si pensa, altrimenti si finirà per pensare a come si è vissuto. (Paul Bourget)

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